Cari Soci,
come annunciato qualche mese fa, il Raduno nazionale della nostra Associazione si terrà, anche quest’anno, presso l’aeroporto Luigi Resta di Voghera (PV), ospiti del locale Aeroclub guidato dal presidente Claudio Viola. Le date, confermate nel momento in cui scriviamo, sono da venerdì 6 a domenica 8 settembre, tre giorni che permettono di svolgere sia gli incontri tecnici il venerdì, sia i lavori della commissione il sabato, con il classico appuntamento della cena sociale, e infine consentire tutto il tempo per rientrare alla propria base nella giornata di domenica. Quello trascorso dall’ultimo raduno è stato un anno molto impegnativo per diversi aspetti delle attività, dal miglioramento delle procedure da Soggetto Qualificato fino all’aumento del numero dei soci e delle richieste di sorveglianza. Ovviamente inviteremo una rappresentanza dell’Ente Nazionale Aviazione Civile – mai apparsa negli ultimi anni – nel tentativo di sfruttare l’occasione per un confronto aperto e diretto tra regolatore e appassionati piloti, altrimenti ridotto a colloqui tecnici volti a dirimere questioni prevalentemente tecniche e formali.
L’Aeroporto di Vogherà-Rivanazzano, situato alle porte dell’Oltrepò pavese, è circondato da strutture ricettive per la presenza delle terme di Salice, nota località turistica, ed è caratterizzato da una pista in asfalto lunga poco più di un chilometro, dalla presenza dell’impianto di rifornimento e da tanto spazio disponibile sui piazzali.
Il programma ufficiale dell’evento, non appena definito, sarà pubblicato sul sito dell’Associazione e divulgato su tutti i canali d’informazione, ma certamente prevederà il contest per l’assegnazione del trofeo Rotondi, del premio Caproni e degli altri riconoscimenti dedicati alle attività di cultura aeronautica e ricostruzione o conservazione storica. A questo scopo raccomandiamo ai costruttori piloti di inviare in
anticipo le schede di partecipazione attraverso il presidente della propria associazione locale e la segreteria centrale di Bresso, in modo da poter organizzare al meglio i lavori della Commissione giudicante.
C’è di più: il Raduno vuole essere anche un momento di scambio e confronto tra le idee di tutti i soci. E il CAP, come tutte le associazioni fatto di persone, deve poter conoscere e raccogliere i suggerimenti per la sua evoluzione. Pensare di “congelare” lo status quo sarebbe miope oltre che impossibile da praticare considerata la rapida evoluzione del settore. Un esempio su tutti è quanto sta accadendo negli Usa con il
programma MOSAIC (Modernization of Special Airworthiness Certification), regolamento che interessa tutti gli aeromobili dotati di certificati di aeronavigabilità speciale e non quelli certificati realizzati in serie. Questo provvedimento è definito rivoluzionario – usano in realtà il termine “disruptive” perché cambia radicalmente i limiti dei velivoli in categoria “Light Sport”, che poi è quella nella quale vediamo
prodotti un grande numero di kit di costruzione. Così, se gli USA approveranno l’aumento del peso massimo al decollo fino a 3.000 libbre (1.360 kg), i costruttori di kit potranno davvero fare una rivoluzione che aprirà, per esempio, ai 4 posti. Ed è per questo che talune aziende italiane (come Alpi, ICP e altre ancora), ci stanno già lavorando. Lo stesso se la velocità di stallo passerà da 45 a 54 nodi (la Far-23 prevede
61), e se anche gli LSA potranno essere dotati di carrello retrattile, eliche a passo variabile ma soprattutto velocità massime che passano da 120 a 250 nodi, di motori ibridi ed elettrici, della semplificazione per l’uso delle piccole turbine e delle configurazioni plurimotore. In fatto di aviazione l’Europa è sempre arrivata dopo gli Stati Uniti, ma non ha mai potuto sottrarsi all’evoluzione. Probabilmente l’unica regola
del programma MOSAIC che non causerà impatti sulle costruzioni amatoriali sarà la possibilità di ridimensionare i requisiti medici, ma è certo che pensare che il CAP possa affrontare una tale rivoluzione senza evolvere è pura follia. Ci vediamo a LILH!
Sergio Barlocchetti