Cari Soci,
l’anno che sta per cominciare ha per l’aviazione italiana un significato particolare.
Cento anni fa nasceva l’Aeronautica Militare (Regia, ovviamente), e certo il calendario degli eventi previsto dall’Arma Azzurra vedrà coinvolti nostri soci e aeroplani in diverse manifestazioni che si terranno su tutto il territorio nazionale.
Da sempre il CAP ha dato il suo grande contributo rendendo di fatto possibile il ritorno in volo di aeroplani che, altrimenti, sarebbero stati destinati nel migliore dei casi a divenire dei monumenti.
A cominciare da quanto è accaduto alla fine di novembre presso la pista di Nervesa della Battaglia, dove la squadra di Giancarlo Zanardo e la fondazione Jonathan Collection hanno svolto un ruolo determinante nella realizzazione della fiction su Francesco Baracca che andrà in onda nel mese di marzo con il titolo “I cacciatori del cielo” e che ha come protagonista l’attore italiano Giuseppe Fiorello.
Contemporaneamente, e stavolta sul piano tecnico, la nostra Associazione sta portando avanti la risoluzione delle procedure di manutenzione dei motori nella modalità On Condition, per realizzare la quale ogni costruttore amatore dovrà applicare alcuni concetti, propri innanzi tutto del buon senso, e quindi le cosiddette Standard Practices, producendo la relativa documentazione sotto la sua responsabilità.
Seppure in taluni casi di velivoli ultraleggeri sia già stata applicata questa procedura, per renderla possibile all’interno dell’Entità Qualificata da ENAC sarà necessario più tempo, ma si sa che i tecnici del CAP non mollano mai e quindi certamente riusciremo nel nostro intento di rendere più semplice ed economica la gestione di questi motori anche quando installati su Experimental o, più in generale, su aeroplani ricompresi nell’annesso 1 della CE1139/2018.
Sempre nell’ottica di facilitare la vita dei costruttori, un gruppo di soci, qualificati IST e nella vita professionisti del settore, stanno redigendo una guida semplificata per poter svolgere le prove di volo passo dopo passo, con la giusta mentalità, in sicurezza e con un metodo adeguato alle costruzioni aeronautiche amatoriali, ma soprattutto che sia semplice da applicare e adatto ad aeroplani relativamente semplici, a quelli realizzati da kit, ma prevedendo anche tutte le varianti più comuni.
Infine, è importante sottolineare che il CAP sta crescendo ancora nei numeri e nella flotta, ciò significa che dovrebbero aumentare anche le risorse umane disponibili per ideare, organizzare e realizzare nuovi eventi, Fly-in, competizioni e naturalmente raduni.
Proprio su questo fronte, cari Soci, fatevi avanti senza paura per proporre e fare, consci del fatto che anche se costruttori amatori e piloti della domenica, siamo parte dell’aviazione e ne rappresentiamo una delle specialità più nobili.
Un motivo in più per essere fieri di ciò che facciamo, consci che una cosa è noleggiare o acquistare un aeroplano e pilotarlo, ben altro è costruirlo e volare “con lui”.
Sergio Barlocchetti