Mai perdere la speranza ( di Vittorio Primultini)
Fin da quando ho memoria sono sempre stato appassionato di aerei, all’età di 10 anni ho iniziato a fare aeromodellismo dinamico costruendomi svariati modelli sia da kit che da piani. All’età di 18 anni ho conseguito il PPL, era Gennaio 1991 ed ho subito iniziato a fare acrobazia, prima gara a Settembre 1993.
Al tempo non sapevo bene dove mi avrebbe portato la mia vita.
Feci un viaggio negli USA con un amico che stava cercando un Pitts S-1 da acquistare. Capitammo sull’aeroporto di Greison Cautry in Texas (so che poi cambiò nome) dove vidi volare il prototipo del G-200 (fece 9 tonneaux in verticale a salire PAZZESCO!) e parlai con il progettista Richard Giles. Aveva presentato il suo aereo poco tempo prima e stava accettando i primi ordini per il kit ad un prezzo vantaggioso che il mese successivo sarebbe cresciuto dl 30%.
Quello che mi impressionò del velivolo furono le prestazioni raggiunte con solo 200 HP, erano rapportabili ad un aereo acrobatico con motore da 300 HP ma i costi di esercizio sarebbero stati decisamente più esigui.
Presi il depliant e il modulo d’ordine e continuai a rimuginare su quello che avevo visto, ero preoccupato soprattutto del fatto che non avevo mai costruito un velivolo e la costruzione (interamente in composito) non sarebbe stata semplice. Con la promessa di un amico gia costruttore amatoriale che mi avrebbe aiutato con la costruzione decisi di ordinare il kit, era il 1995.
Dato l’immediato grande successo del progetto, i velivoli ordinati furono molti e in conseguenza anche del fatto che la società produttrice, come si direbbe oggi, praticamente una start-up, ci misero quasi due anni a produrre il mio kit e spedirlo.
Iniziai la costruzione nel 1997 e, mea culpa, non son ancora riuscito ad ultimarla. Come succede in tantissime opere di questo calibro la vita si è messa in mezzo,. Ho deciso di fare il pilota professionista, questo mi ha portato a vivere all’estero per due anni, una volta rientrato in patria ho fatto l’istruttore di volo per qualche anno, lavoro che non mi dava spazio economico per supportare la costruzione. Finalmente son entrato nell’aviazione commerciale e poco dopo ho incontrato quella che sarebbe diventata mia moglie … ora non avevo tempo per il kit.
Arriviamo ai giorni nostri quando due anni fa mi son detto che non valeva la pena avere un capitale fermo e la voglia matta di continuare a fare acrobazia, dovevo proseguire con la costruzione. Ho quindi iniziato a lavorarci ogni momento libero ed in due anni son giunto al punto in cui son oggi.
Lo dico e ci credo anche se so che ciò che dico potrebbe non avverarsi per innumerevoli motivi ma vorrei finire questo progetto in massimo due anni, almeno ci sto provando.
Ad oggi ali, alettoni, elevatore, stabilizzatore e direzionale son completati. Sto iniziando a lavorare sui comandi di volo e sto iniziando a pensare agli strumenti di volo, impianto elettrico e motore.
Avanti tutta …